Vengano pure gli eroi del dubbio, sia la sconfitta e la tristezza
che ferma l’ira del galoppo il segno del domani.
Non occorre che Ettore combatta e i corvi
veglino sui ritorni degli Achei. Agamennone sieda in pace,
per Elena nessuno muoverà navi
né verrà un’Alcesti per Admeto.
La selva e le notti lasciano gli esametri.
Vengono i sofà, i modi dei magnaccia
e il ghirigoro della rima. Eroi dubbiosi
vagano sull’altipiano, il lupo non fiata sugli ovili,
esametri rattrappiti in settenari: le nuvole
vi stanno strette come lo sparviero –
ma nel silenzio delle crepe dura
il turbine del canto e lo sterminio.